Generale francese. Partecipò come volontario alla guerra di Indipendenza
americana e alle guerre della Rivoluzione francese, militando nell'esercito
rivoluzionario. Nel 1796 prese parte alla campagna di Bonaparte in Italia e
partecipò all'assedio di Mantova. Promosso generale di divisione nel
1799, cadde in disgrazia e fu tenuto in disparte negli anni seguenti per aver
preso posizione contro il consolato a vita di Napoleone. Nel 1805 fu governatore
di Mantova, nel 1808 guidò le truppe inviate alla conquista di Roma e fu
nominato conte dell'Impero. Dopo la rottura tra Pio VII e Napoleone, fu
incaricato di eseguire l'ordine di catturare il papa e il cardinale Pacca,
segretario di Stato, per condurli alla prigionia. Rimase a Roma come comandante
della divisione militare e governatore della città fino al 1814, data in
cui fu sconfitto dal re di Napoli, G. Murat, che si era schierato al fianco
dell'Austria. Dopo la Restaurazione si schierò a fianco dei Borboni
aderendo al regno di Luigi XVIII, ma durante i Cento giorni si accostò
nuovamente a Bonaparte e fu nominato governatore di Metz. Dopo Waterloo fu
collocato a riposo.
M. fu uomo molto colto: in Italia fece eseguire
ricerche archeologiche e fondò accademie; a Mantova fece erigere un
obelisco e una statua in onore di Virgilio; promosse il restauro dell'arena a
Verona e vari altri restauri e abbellimenti a Roma (Aix-en-Provence
1759-1828).